Il Giro d’Italia è una corsa leggendaria e la maglia rosa, simbolo del primato in classifica generale, è divenuta nel corso del tempo una vera e propria icona ambita da qualsiasi ciclista. Quest’anno la Corsa Rosa transiterà da San Vendemiano, sede di Elastic Interface®, e allora abbiamo deciso di dedicare questo articolo alla nostra gara a tappe preferita.

1. Storia del Giro d’Italia

All’interno del Grande Giro d’Italia

Il Giro d’Italia va oltre lo sport, diventando una celebrazione culturale intrecciata con l’identità nazionale italiana. Nato nel 1909 come iniziativa promozionale del quotidiano La Gazzetta dello Sport (le cui pagine erano rosa, ispirando l’iconica maglia rosa), la corsa si è evoluta attraverso guerre mondiali, trasformazioni politiche e cambiamenti sociali, mantenendo il suo carattere essenziale. 

Da oltre un secolo, questa corsa unisce diverse regioni attraverso una passione comune, con spettatori che affollano tanto i passi di montagna quanto le strade dei paesi. Le città competono con fervore per ospitare le tappe, considerandolo un onore e un’opportunità economica. 

La corsa riflette l’anima dell’Italia: spettacolare, bella, imprevedibile e intrisa di tradizione. Il rosa, il colore della maglia del leader, diventa temporaneamente un simbolo nazionale, unendo gli italiani di tutte le generazioni in una celebrazione collettiva della poesia del ciclismo in movimento.

2. I campioni del passato

La gloria della Corsa Rosa

Il Giro d’Italia è stato caratterizzato da campioni leggendari che hanno conquistato le sue brutali tappe di montagna e le cronometro. Il ciclista belga Eddy Merckx svetta con cinque vittorie assolute, eguagliato solo da Alfredo Binda e Fausto Coppi. 

Tra i grandi dell’era moderna figurano Miguel Indurain e Alberto Contador, mentre gli eroi italiani Felice Gimondi e Vincenzo Nibali hanno conquistato il cuore della loro nazione. Recentemente, Tadej Pogačar ha dominato il Giro 2024 con sei vittorie di tappa. Le imprese di questi campioni su salite iconiche come lo Stelvio e il Mortirolo hanno consacrato le loro leggende nella storia del ciclismo.

3. Tappa 15 e la sede di Elastic Interface®

Il Giro arriva da noi

La 15ª tappa del Giro d’Italia 2025, da Fiume Veneto ad Asiago, promette spettacolo, con i ciclisti impegnati nel difficile territorio veneto. Un passaggio speciale a metà tappa nei pressi della sede di Elastic Interface® a San Vendemiano, vedrà i tifosi radunarsi all’esterno della sede, creando un’atmosfera di festa mentre i corridori affrontano questo tratto cruciale. 

La vicinanza del percorso a questo polo dell’innovazione ciclistica simboleggia perfettamente il doppio omaggio del Giro a tradizione e tecnologia. Le salite impegnative della tappa prima di raggiungere il traguardo di Asiago si riveleranno probabilmente decisive nella lotta per la classifica generale.

4. Elastic Interface® al Giro

Scelto dai migliori ciclisti del mondo

Correva l’anno 1909 quando il muratore varesino Luigi Ganna vinse il primo Giro d’Italia e, una volta sceso dalla sella dichiarò… «Me brüsa tanto el cü!». Le prime edizioni della corsa rosa erano altri tempi, con frazioni lunghe circa 400 chilometri e con un abbigliamento che non potremmo definire esattamente “tecnico” e adatto alla posizione in sella. 

Oggi le cose sono decisamente cambiate e, grazie all’introduzione della tecnologia nella progettazione delle protezioni da ciclismo, le vostre zone più delicate non risentiranno come a quei tempi di dolori e fastidi dati da un abbigliamento inadatto al tipo di sforzo richiesto.

In passato, ai tempi dei nostri Fausto Coppi e Gino Bartali, le creme servivano per ammorbidire la pelle di camoscio che era secca e dura, cucita apposta sul retro dei pantaloncini per non consumarli eccessivamente durante le lunghe uscite in sella, non certo a proteggere il ciclista! Ora il fondello serve a proteggere il ciclista e i nostri tessuti sono studiati apposta per limitare l’attrito e quindi la crema diventa solo un rituale…

La tecnologia dei fondelli Elastic Interface® supporta i ciclisti d’élite durante le difficili tappe del Giro d’Italia. Con sette squadre WorldTour partner di Kalas, Van Rysel, Gobik, Santini, Specialized e MAAP, i ciclisti beneficiano di imbottiture sviluppate su misura per garantire prestazioni al top.

La struttura anatomica in schiuma a densità variabile garantisce il massimo comfort durante le lunghe ore in sella, ottimizzando il flusso sanguigno e riducendo i punti di pressione. Questa tecnologia diventa fondamentale soprattutto nelle tappe pianeggianti ad alta velocità così come nelle impegnative salite in montagna.