“Io rispetto il ciclista”: la campagna per la sicurezza promossa da Paola Gianotti

[ssbp]

La sicurezza dei ciclisti sulle strade è un tema sempre più sentito anche dall’opinione pubblica, soprattutto dopo la scomparsa di Michele Scarponi avvenuta circa due anni fa. Paola Gianotti, ultracycler e ambasciatrice di Elastic Interface®, ha deciso a tal proposito di attuare la campagna “Io rispetto il ciclista” per sensibilizzare le persone proprio su questa tematica. Dopo il grande successo ottenuto nel 2018, Paola sta promuovendo questa campagna anche durante l’edizione 2019 del Giro d’Italia, pedalando sugli stessi percorsi dei professionisti il giorno precedente rispetto al loro passaggio. Come è nata questa idea? Come si sta evolvendo? Ci saranno alcune date particolari da segnare sul nostro calendario durante la Corsa Rosa? Andiamo a scoprire questi dettagli grazie all’intervista concessa gentilmente da Paola Gianotti per il nostro blog.

“Io rispetto il ciclista”: intervista a Paola Gianotti

Buongiorno Paola. Dopo il successo del 2018, hai deciso di riproporre questo importante messaggio anche durante il Giro d’Italia 2019. Ci saranno novità?

“Buongiorno a tutti. Questa campagna è nata nel 2018 con il solo scopo di sensibilizzare le persone e l’opinione pubblica verso un maggiore rispetto dei ciclisti sulle strade. Al termine del 2018 io, Marco Cavorso e la ACCPI (Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani) rappresentata da Alessandra Cappellotto abbiamo invece iniziato a lavorare seriamente per fare in modo che la distanza minima di 1,5 m tra automobilisti e ciclisti divenisse una proposta di legge. Adesso questo sogno è divenuto realtà, essendo questa proposta appena entrata a far parte del Codice della Strada (articolo 149, comma 1 nda).”

“Come si sta svolgendo questa campagna durante il Giro d’Italia 2019?”

“Io pedalo sui medesimi tracciati dei professionisti con un giorno di anticipo e tengo svariate conferenze sulla tematica della sicurezza. Ogni giorno si uniranno a me diversi cicloamatori, in particolare lungo la tappa da Ivrea a Como del 25 maggio. Io sono originaria proprio di Ivrea e in quell’occasione pedalerò con un folto gruppo di ciclisti e cicliste sin dalla partenza. Il percorso, molto duro, prevede una lunghezza di 232 km e il passaggio da alcune storiche salite del Giro di Lombardia quali Madonna del Ghisallo, Colma di Sormano e Civiglio.”

Spostiamo un attimo il focus sui ciclisti. Negli ultimi anni stai notando una maggiore attenzione da parte loro verso il rispetto delle regole?

“Sì. Ormai quasi tutti indossano il casco ma, in questa sede, desidererei soffermarmi anche su un altro particolare. Molti di noi hanno infatti montato una luce anteriore e posteriore sulla propria bici in modo da essere visibili in qualsiasi situazione. Invito tutti voi a seguire questa strada.”

“Dopo il Giro 2019, hai già in mente qualche altro progetto?”

“Per ora preferisco concentrarmi totalmente sulla Corsa Rosa e sulla nostra campagna. Poi, dopo un po’ di meritato riposo, vi terrò aggiornati sui miei progetti futuri. Alla prossima!”

paola gianotti respect cyclist

Vi invitiamo infine a seguire la nostra campionessa sul suo sito web Keepbrave.com e sulla sua pagina Facebook “Paola Gianotti”. Fin dai tempi del suo Giro del Mondo, Paola indossa il nostro Road Performance Women, uno dei grandi classici Elastic Interface®. Scoprilo qui assieme alle ultime novità!