Negli ultimi anni, l’indoor cycling ha smesso di essere un fenomeno temporaneo legato al periodo pandemico ed è diventato un pilastro dell’allenamento moderno. Secondo i dati di Global Growth Insights, il mercato mondiale delle biciclette e dei trainer indoor ha superato 1,2 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita prevista a doppia cifra fino al 20301.

In Europa, il mercato indoor cycling valeva quasi 500 milioni di dollari nel 2024, con un CAGR previsto del 8,7% dal 2024 al 20312.  La domanda è particolarmente forte nei paesi nordici, dove le condizioni climatiche, la lunga stagione invernale e le poche ore di luce favoriscono la scelta di allenarsi dentro casa. 

Oltre al clima, in questa regione l’integrazione di moduli di allenamento basati sull’intelligenza artificiale, il focus sul benessere e la salute, e l’enfasi sull’equilibrio tra lavoro e vita privata stanno spingendo la domanda di attrezzature indoor personalizzate, creando abitudini consolidate di indoor cycling anche per i meno esperti. 

Autunno: allenarsi in sicurezza e con più flessibilità

Con l’arrivo dell’autunno, le giornate si accorciano e le temperature si abbassano. Per molti ciclisti, questo significa dover affrontare:

  • scarsa visibilità su strada, con maggiore rischio legato al traffico;
  • clima rigido, che riduce la motivazione a uscire;
  • necessità di incastrare gli allenamenti tra lavoro e vita familiare.

L’indoor cycling risponde perfettamente a queste esigenze: basta tornare a casa, salire sui rulli o sulla smart bike, e iniziare la sessione. Nessun problema legato al buio, alla pioggia o al vento: solo tempo guadagnato e allenamento ottimizzato.

Dalla solitudine alla community globale

Piattaforme come Zwift, Rouvy o TrainerRoad hanno trasformato l’allenamento casalingo in un’esperienza collettiva:

  • si pedala insieme a ciclisti di tutto il mondo, in tempo reale;
  • si partecipa a gare virtuali e classifiche;
  • si mantiene alta la motivazione grazie alla gamification.

Questa community digitale crea senso di appartenenza e stimolo continuo, riducendo la sensazione di isolamento.

L’importanza del fondello giusto nell’indoor cycling

Allenarsi indoor comporta nuove esigenze sul fronte del comfort. La minore ventilazione e il sudore abbondante possono mettere alla prova il ciclista e l’abbigliamento tecnico.

Un fondello per l’indoor cycling deve garantire:

  • protezione mirata nelle zone soggette a maggiore pressione;
  • design minimale per facilitare i movimenti dinamici;
  • traspirabilità e rapida asciugatura, fondamentali in ambienti chiusi;
  • comodità prolungata, anche per sessioni potenzialmente di più ore consecutive.

La gamma indoor di Elastic Interface® nasce da studi e ricerche sul campo: mappatura delle pressioni, test vibrazionali e analisi antropometriche hanno permesso di sviluppare fondelli specifici per chi si allena sui rulli o sulle smart bike. Il risultato è un prodotto che non solo protegge, ma migliora la sensazione di pedalata indoor, rendendola più fluida, sicura e salutare.

Elastic Interface®: ricerca, salute e personalizzazione

Elastic Interface® non si limita al fondello: la mission del brand è creare soluzioni confortevoli, performanti e sostenibili, in collaborazione con atleti e laboratori universitari di biomeccanica. L’obiettivo è offrire un supporto anatomico superiore e creare un’esperienza ciclistica personalizzata, sia indoor sia outdoor, per chi cerca performance, sicurezza e benessere.

E tu hai mai provato un fondello Elastic Interface® per l’allenamento indoor? Facci sapere il tuo parere!

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NOTE

  1. Fonte: Global Growth Insights ↩︎
  2. Fonte: Cognitive Market Research ↩︎